Editoriale - L’avidità è una malattia
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Published: Tuesday, 04 December 2018 11:10
Jan Nicolaas Kind – Brasile
L'aviditá è una malattia
L’avidità è la più devastante tra le patologie che al giorno d’oggi affliggono il mondo. Il suo virus ha completamente infettato il nostro comportamento e perfino, più deplorevolmente, il nostro modo di pensare. La cupidigia ha influenzato il modo in cui ci rapportiamo con gli altri, con l’ambiente, con la politica, l’istruzione, la religione e con la nostra sessualità. Gli uomini sono disposti perfino ad entrare in guerra per avidità; essa ha fatto di noi dei terresti corrotti.

Nella maggior parte dei dizionari l’avidità è così descritta: “Desiderio, intenso ed egoista di qualcosa, in particolare di ricchezza, potere, cibo o altri averi”.
In un sito web, che non riporta il nome dell’autore, ho trovato questa citazione:
“Il denaro e l’avidità sono forze potenti, che diventano influenze corruttrici sulle persone e sul loro ambiente. Poiché il denaro è equiparato al potere, le persone benestanti sono viste come più potenti e ciò conferisce loro maggiore autorità sui poveri. Ciò crea una separazione tra le varie classi socioeconomiche, cosa che alla fine porta disuguaglianze nelle comunità. È a causa di questo che la cupidigia entra in gioco, portando il caos, mentre la violenza esplode per consentire alle persone di ottenere ciò che vogliono. La corruzione viene vista come abuso del potere da parte di chi esercita un’autorità superiore, riuscendo a passarla liscia”.
L’avidità è uno dei sette difetti del carattere o dei tratti “oscuri” della personalità. Tutti noi abbiamo potenzialmente la tendenza alla cupidigia ma, nelle persone che provano una paura particolarmente forte della mancanza (privazione), l’avidità può diventare divorante.
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