La morte sposta il focus sulla vita
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Published: Friday, 27 November 2015 15:32
Betty Bland – USA
(Questo articolo è stato precedentemente pubblicato nel numero di giugno 2015 di TheoSophia, organo ufficiale della Società Teosofica in Nuova Zelanda.)

Betty Bland, già Presidente della Società Teosofica in America, attualmente fa parte del
Consiglio dell’Ordine Teosofico di Servizio e di quello del Theosophical Book Gift Institute.
Lavoratrice dinamica per la Società Teosofica fin da quando, nel 1970, ne è divenuta membro,
continua a dare rilievo alle applicazioni pratiche dei principi teosofici.
Perché le esperienze di pre-morte (NDE) esercitano così tanto fascino su di noi? Certamente sono episodi non ordinari, e costituiscono qualcosa che va oltre le normali esperienze, ma sembra vi sia molto di più. Le esperienze extracorporee ed altre esperienze psichiche come le premonizioni sono numerose ma non sono note come quelle NDE. Non ci sono così tanti best seller o giri di conferenze, riguardo gli altri tipi di fenomeni. La morte, comunque, non sembra attrarre la nostra attenzione finché non ne siamo costretti. Inoltre, sebbene i resoconti di NDE siano così vari nei dettagli da impedirci di avere un quadro chiaro, la NDE dà indizi importanti sulle domande fondamentali della vita. Perché sono qui? Qual è lo scopo della mia vita? Sono condannato per gli errori del passato? Ho perduto per sempre le persone che mi erano care?
La nostra relazione con la morte definisce per noi il significato della vita. Se non c’è esistenza oltre la tomba, allora siamo tentati di “mangiare, bere e divertirci”, ma se la coscienza continua anche senza il corpo fisico, dovremo affrontare conseguenze ben maggiori, oltre la nostra permanenza sulla terra.
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