Mettere in pratica la gentilezza amorevole
Einar Adalsteinsson – Islanda
Einar Adalsteinsson
Leggere di gentilezza amorevole non implica che essa vi sia: Si tratta piuttosto di un atto di comunione, una mutua comunicazione. Ecco perché devo chiedere il tuo aiuto, caro lettore. Puoi rifiutare tutto quanto dirò, ma prima lascia che le parole e le idee penetrino nella tua mente come una pioggerellina, o che passino attraverso la tua coscienza come una brezza gentile in un campo di granoturco. Lascia che la “quiete della natura” regni nel tuo mondo interiore, senza che le mie parole e idee la tocchino. Fa’ di questo una meditazione.
La gentilezza amorevole è uno stato mentale, mai fisso o invariabile; è un ruscello che fluisce fresco, nuovo e pieno di energia. Possiamo sentirlo scorrere dentro di noi, se siamo nella giusta disposizione d’animo, quando siamo contenti, puri, e quando tutto va bene. Assomiglia pertanto a un’assenza di lotta interiore ed esteriore, piuttosto che a qualcosa da acquisire. C’è sempre, davvero.